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La Stampa: Invenzione dell’uomo e conseguente evoluzione, oggi sembra una cosa scontata ma molto tempo è dovuto trascorrere per arrivare a ciò.

Menti e materiali si sono uniti per giungere a tale traguardo, un traguardo che ha permesso di dar vita ad una lingua scritta unitaria, ad un progresso e diffusione culturale, a documenti validi, e inequivocabili poiché scritti.

A questo e molto altro la stampa ci ha portato, oggi con innumerevoli tecnologie, possiamo creare cose magnifiche ma come siamo giunti a questo?

La Stampa: Invenzione dell’uomo e conseguente evoluzione

La definizione fornita oggi da Wikipedia sulla dicitura Stampa è la seguente: “La stampa è un processo per la produzione di testi e immagini che avviene mediante l’impiego dell’inchiostro su carta e di una pressa da stampa”.

Ma non è sempre stato così, oggi con la stampa pensiamo alla carta, all’inchiostro e una pressa da stampa, ma in origine era diverso.

Tutto ebbe inizio in Cina con il grande dinastia Tang, siamo intorno al VI secolo d.C.

I Tang inventarono un sistema che permetteva di stampare attraverso matrici di legno intagliate, inchiostrate ed impresse su un supporto cartaceo.

Proseguiamo il nostro percorso evolutivo ancora in Cina, dove arriva la tappa più importante della stampa: i caratteri mobili.

Il tipografo Bi Sheng nel 1041 inventa i caratteri mobili di argilla, che però si rompono facilmente.

Così, Wang Zhen ha la brillante idea di utilizzare caratteri di legno, essendo più resistenti.

Non solo, inventa anche un sistema di tavole girevoli molto complesso, che permette di ottenere una stampa di maggiore qualità.

La svolta con Johannes Gutenberg

Siamo nel XV secolo, ci troviamo in Europa e Johannes Gutenberg introduce in Occidente i caratteri mobili, ma con delle innovazioni importantissime.

Nella sua tecnica si utilizza il punzone, ovvero un parallelepipedo d’acciaio, ove la testa è incisa, in rilievo e a rovescio un segno tipografico.

Il punzone da vita alla matrice, dentro cui vengono fusi i caratteri, poi posizionati su un vassoio ed infine inchiostrati e impressi su carta.

Per la prima volta si utilizzano inchiostri a base oleosa, più duraturi dei precedenti ad acqua.

I caratteri risultano più duraturi, poiché ottenuti da lega di piombo, stagno e antimonio.

Gutenberg ispirandosi al funzionamento del torchio per l’uva, inventa la prima pressa per la stampa.

Testo onirico delle sue invenzioni: “La Bibbia di Gutenberg”, stampato nel 23 febbraio del 1455.

La Stampa, le tipologie ottenute dall’evoluzione

Nel 1800, in America abbiamo la prima macchina tipografica per grandi tirature.

Richard March Hoe inventa la prima rotativa, successivamente perfezionata nel 1846 ed infine brevettata nel 1847.

A completare ciò arriva William Bullock che introduce l’alimentazione a bobina.

Negli anni a venire, le innovazioni saranno sempre più moderne:

  • Stampa offset, inventata nel 1875 da Robert Barclay e adattata su carta da Ira Washington Rubel;
  • La linotype, ovvero la macchina per la composizione tipografica, inventata da Ottmar Mergenthaler nel 1885;
  • La stampa laser, sviluppata da la Xerox Corporation nel 1971;
  • Stampante 3D, o stereolitografia, inventata da Chuck Hull quando, nel 1983 utilizza per la prima volta, raggi UV per indurire le vernici.

Questo è quanto ad oggi, chissà domani quante innovazioni giungeranno.

“Impressione, effigiamento e la cosa che imprime ed effigia”

– Dal latino: Typus.